Quello che basta: fuori il 15 settembre

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“Quello che basta” è il nuovo singolo del cantautore Riki Cellini, in radio, nei digital store e nelle piattaforme streaming a partire da venerdì 15 settembre.

C’è un filo sottile che attraversa le produzioni di Riki Cellini. Un filo che si lega, e ci lega, agli anni ‘80 per poi dipanarsi nel tempo grazie alla forza della tenerezza, della nostalgia e della semplicità di rimandi e citazioni che non sono solo meccaniche ripetizioni di suoni o arrangiamenti, ma autentiche reinvenzioni.
Un filo dunque che potremmo anche chiamare “amore”, così come il messaggio stesso di questa nuova canzone: lo straordinario del quotidiano, degnamente annunciato da una sigla. Un varietà “per parlare di niente” forse, ma in cui amiamo “battere le mani a tempo”.

Indipendente, appassionato e controcorrente, Riki Cellini pubblica “Quello che basta” a distanza di 2 anni da “Canzonissima”, l’omaggio citazionista che riporta alla bella televisione e alla musica di una volta.

«Indipendente ad hoc perché in tanti anni di musica ho sempre fatto di testa mia, sbattendola anche sui muri ma orgoglioso delle mie scelte motivate da una vera passione e da un grande rispetto per la musica – racconta di sé Cellini – vado controcorrente a favore invece dell’autenticità perché non mi è mai importato delle mode, delle tendenze, dei generi (nelle sette note come nella vita). Quello che caratterizza la mia musica è sicuramente una buona e sana dose di autoironia e il costante desiderio di mettermi in gioco».

Non a caso anche con quest’ultima produzione lo dimostra con una canzone da ascoltare tutta d’un fiato che sintetizza alcuni tratti dello stile di Cellini con quelli più tipici del sound indie italiano contemporaneo, scritta a sei mani con l’attore e compositore romano Attilio Fontana e con il musicista bergamasco Valerio Baggio che ne ha curato la produzione artistica. Due minuti e mezzo, leggeri e delicati, di messa a fuoco su fotografie di quello che basta per ritrovare se stessi con l’immancabile sarcasmo che caratterizza la maggior parte dei suoi dischi pop scritti con Attilio, quel pop inteso in maniera personalistica e ricercata, un po’ come, in modi e in tempi diversi, hanno saputo fare Lucio Dalla, Samuele Bersani e Rino Gaetano.

«Milioni di impulsi al giorno ci lanciano in un ipertutto dove riconnetterci con la nostra parte più intima è diventato un lusso impossibile, soprattutto per l’algoritmo che ci vuole sempre più sul ‘pezzo’ – racconta Attilio Fontana che, dopo il successo negli anni ‘90 con I Ragazzi Italiani, ha costruito un percorso tra musica, televisione e teatro – questa canzone è invece una finestra che sembra non esserci più e che ogni tanto è possibile scavalcare per fare un tuffo in una parte più semplice ma profonda di noi, quella del sentire inteso come ascoltarsi. Parla del momento in cui decidiamo di chiederci dove stiamo andando e ci permettiamo di rallentare per riprendere possesso di noi, di un orizzonte che ha il tempo di un tramonto e che sa di sabbia sui piedi, del tempo di una sigaretta e di occhi che abbiamo avuto il tempo di guardare e ricordare, solo perché eravamo li e in nessun’altro multiverso».

L’uscita del singolo è accompagnata da un videoclip diretto da Tomaso Pirotta per DMP Movies, collettivo di produzione cinematografica indipendente: «La musica è presa a schiaffi dagli algoritmi e dalla frettolosità della comunicazione social – afferma Cellini – il linguaggio cantautorale è diventato come una speranza tradita da riscoprire e coccolare. Per questo confesso che mi commuove sempre ascoltare questo brano nato in un pomeriggio magico insieme ad Attilio e Valerio perché quello che basta è quel poco di cui abbiamo veramente bisogno e di qualcuno, magari accanto, capace di ascoltare anche il silenzio che rimane sempre un apostrofo bianco e bellissimo tra un gran casino e l’altro”.

Artista poliedrico e carismatico che negli anni ha spaziato tra diversi generi musicali senza mai perdere la propria originalità, Cellini ha costruito un percorso musicale che lo ha portato a pubblicare 4 album, 15 singoli e collaborazioni eccelse.

Note di produzione

Prodotto da Riki Cellini
Testo: Riki Cellini / Attilio Fontana
Musica: Attilio Fontana / Valerio Baggio
Produzione artistica: Valerio Baggio
Mastering: Paolo P.Lion Pelandi
Foto: Renato Liguori
Copertina: Corrado Colleoni

Ufficio stampa

Alessandra Ballarini
aleballarini@gmail.com

Il testo della canzone

Quello che basta
(Cellini-Baggio-Fontana)

Quello che sento
è la voce a microfono spento
è un accordo minore di troppo che a volte non basta
per come ci vogliono dentro

Quello che cerco
è il suono sordo del tacco che batte sul legno
di una ragazza spagnola che balla il flamenco
e il pubblico batte le mani a tempo

Quello che basta
è sapere di avere un tramonto
per fumare per fare un discorso
e parlare di niente in silenzio
e guardarti sentire le onde

a-mare

E scrivo la linea che chiude il mio cerchio
è il mio cane che balla che non si addormenta
è un grido che sale che grida da dentro
perché quello che sono è quello che sento

Quello che sono
è un tesoro nascosto in un mare profondo
un riflesso che splende se trova una luce
la tua bocca che mi racconta ancora

Quello che basta
è sapere di avere un tramonto
per fumare per fare un discorso
per parlare di niente in silenzio
e guardarti sentire le onde

È sapere che c’è un altro giorno
per cadere e sporcarsi di sabbia
e contare un sorriso che basta
a sentirsi un per sempre

e parlare di niente
magari a fine settembre
come le onde
solo io e te

© 2023 D’Altro Canto – Riki Cellini